Faccio il furbo e ve lo vengo pure a dire!

Gustavo Selva

“Agli elettori,
ringrazio gli oltre trecentomila cittadini del Veneto che mi hanno eletto al Senato.
Nel mio nuovo impegno parlamentare, che fa seguito al mandato europeo e ai 12 anni da Deputato a Montecitorio, continuerò con rigore sulla linea intrapresa e sintetizzata nel mio programma:

 

  • per la difesa dei diritti, sotto il profilo etico ed economico, della persona e della famiglia;
  • per il miglioramento delle condizioni dei cittadini attraverso un’adeguata riduzione del carico fiscale soprattutto per la prima casa e in rapporto alla composizione della famiglia e del suo reddito;
  • per il sostegno degli interessi economici, imprenditoriali e commerciali del Nordest; rilancio dell’occupazione e dell’imprenditoria;
  • per un’Italia e un Veneto sicuri, solidali, onesti;
  • per la salvaguardia della nostra Civiltà dagli attacchi del terrorismo e del fondamentalismo islamico;
  • per il rafforzamento delle radici cristiane di un’Europa autorevole e politicamente unita;
  • per il rispetto delle intese atlantiche e dell’alleanza con gli Stati Uniti;
  • per la denuncia delle responsabilità del comunismo e dei suoi misfatti.

…”

Si presenta così il sito del senatore Selva (AN).

Senza entrare nel merito politico delle scelte ideologiche, stando a quello che ho visto mi sembra che manchi in tale programma un punto fondamentale:

  • per poter continuare ad abusare dei miei privilegi di senatore e farmi beffa dei comuni cittadini.

Infatti si nota nel comportamento di tale parlamentare, piuttosto che nelle sue intenzioni, un atteggiamento strafottente in leggero contrasto sia con la difesa dei diritti: primo punto del suo programma, sia con l’onestà (o forse si riferiva solo al Veneto, visto che lui sta a Roma).

Il senatore è balzato recentemente agli onori della cronaca per un’impresa molto discutibile.

Cosa è successo?

Sabato scorso Bush è a Roma. La capitale è letteralmente paralizzata dalla vista del presidente degli USA. I romani oramai ci sono abituati: in questa città c’è sempre qualche politico che deve esser scarrozzato con qualche auto blu da qualche parte; le questioni di sicurezza e relative complicazioni del traffico non sono una novità.

Quindi, anche stavolta, sopportano con pazienza la chiusura di zone della città ritenute sensibili. Il traffico è paralizzato e ovviamente non è affatto semplice spostarsi e trovare mezzi.

A Selva la cosa non va giù! Decisamente è infastidito da tale situazione, ha un appuntamento agli studi dell’emittente televisiva “La 7” e non sa come arrivarci. Evidentemente lui, da buon parlamentare almeno da quattro legislature, diversamente dai comuni cittadini, non è abituato a sopportare disagi di alcun tipo, figuriamoci questo.

Dal momento che nessuno dei suoi privilegi gli permette di passare da un capo all’altro di Roma forse perché neppure lui (ahinoi!) è più importante di Bush escogita un’idea geniale:

finge di sentirsi male e si fa portare a destinazione da un’autoambulanza.

Poteva forse Gustavo Selva arrivare in ritardo, fare giri assurdi della città o rimanere incolonnato in fila come i comuni romani? Evidentemente no!

Una volta arrivato a destinazione, non si è trattenuto, non è riuscito a tacere e sugli schermi della 7 confessa di stare benissimo arrivando persino a lamentarsi del ritardo con cui è arrivata l’ambulanza:

Una vergogna, ho aspettato 35 minuti prima che l’ambulanza mi portasse a destinazione. Mi lamenterò con il prefetto e il capo della polizia: in questa città uno può anche morire..

Devo quindi aver frainteso: Selva desiderava mettere alla prova il servizio di pronto intervento, non banalmente aggirare i problemi di traffico.

Non so se si lamenterà davvero presso il capo della polizia e il prefetto dal momento che entrambi potrebbero rispondergli che uno può anche morire se le ambulanze trasportano senatori in ritardo agli appuntamenti piuttosto che malati in ospedale.

Non commento ulteriormente la notizia visto che ha già avuto ampio riscontro in rete, come ad esempio qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui mentre qui e qui le reazioni da parte del mondo politico.

Se siete suoi elettori oppure se volete semplicemente complimentarvi con Gustavo Selva per come vi rappresenta a palazzo Madama potete sempre mandargli una mail 🙂

4 comments so far

  1. Renato Baietta on

    Almeno si è dimesso. Avrei alcune centinaia di nomi per il Parlamento, che mi piacerebbe seguissero l’esempio …

  2. sughero on

    Ho letto che ha presentato una lettera di dimissioni. Vedremo se gliele accetteranno 🙂

  3. Alessio on

    Ciao Sughero, anche io inizialmente ero arrabbiato come te, poi ho letto un articolo su MenteCritica e ho cambiato idea… è “solo” un poveraccio rispetto ai suoi compagni di merende.
    P.S. Per quanto riguarda la richiesta di dimissioni, poi, tranquilli che verranno sicuramente rigettate dal Senato.

  4. sughero on

    Alessio, sarà anche.. Purtroppo siamo abituati a sentirne di talmente grosse che un comportamento del genere non ci tocca scandalizza più


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